07 agosto 2013

Letture: Rugby quantistico, di Jonny Wilkinson, Étienne Klein & Jean Iliopoulus

"Per tutta la vita sono stato ossessionato dall’idea di raggiungere la perfezione e sono rimasto deluso. Finché un giorno mi sono messo alla ricerca di un altro modo per arrivare a un’altra percezione del mondo e del mio lavoro. Prima di tutto mi sono rivolto al buddismo (…). E poco dopo ho scoperto che c’erano legami tra il mio lavoro e la fisica quantistica."

© giorgio raffaelli
 
Rugby quantistico è la trascrizione di una conversazione pubblica tra due fisici quantistici, Étienne Klein e Jean Iliopoulus, con il rugbista Jonny Wilkinson, campione inglese in forza da qualche anno alla squadra di Tolone.

Per chi frequenta il mondo della palla ovale l'uomo non ha bisogno di presentazioni. Per tutti gli altri basti sapere che l'apertura inglese è il giocatore europeo che ha marcato più punti nella storia di questo sport, che ha all'attivo innumerevoli titoli nazionali e internazionali, che ha fatto vincere all'Inghilterra il suo unico mondiale all'ultimo secondo, in Australia, contro la nazionale locale. Ma  la fama e il rispetto di cui Jonny Wilkinson gode tra gli appassionati va ben oltre i successi sportivi raggiunti nella sua più che decennale carriera. Si basa piuttosto sul suo impegno, sul suo rigore e sul suo entusiasmo. Jonny Wilkinson è quello che arriva per primo agli allenamenti e se ne va per ultimo, quello che non importa se si gioca per il campionato del mondo o contro l'ultima in classifica, l'importante è metterci tutto quello che hai, sempre.

Queste caratteristiche emergono prepotenti nel libretto in questione. Rugby quantistico racconta l'ossessione per la perfezione di un uomo e le sue strategie di sopravvivenza - e la fisica quantistica, insieme al buddismo, fa la sua parte - per trovare le giuste motivazioni e rimanere ai massimi livelli della sua professione nonostante  i successi, gli infortuni e gli inevitabili errori.

Seppur focalizzato sul racconto dell'approccio di Wilkinson alla sua attività sportiva, Rugby quantistico è una lettura sorprendente per il rapporto che non ti aspetti tra due mondi apparentemente agli antipodi. Leggere l'evidente curiosità degli scienziati per una materia affascinante ma sconosciuta come il rugby, la disponibilità e l'umiltà di Wilkinson a raccontarsi, lo sforzo di rendere comprensibili concetti complessi come quelli che sottendono la ricerca scientifica in un settore come la fisica quantistica che non brilla certo per immediatezza e comprensibilità: in questo incontro rugby e scienza fanno entrambi una gran bella figura.  

Per concludere questo post in bellezza uno speciale dedicato a Jonny Wilkinson (è in francese, non si può avere tutto…).

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